venerdì 3 aprile 2009

Mentre Brunetta parla di donne, Tremonti congela le liquidazioni

Parlare d'altro, divagare, buttarla in caciara. E' la tecnica ben nota adottata dai governi nell'era dei mass media, un espediente talmente sfruttato e risaputo che ormai viene la nausea persino a denunciarlo. Accusare un premier o un ministro di averla sparata grossa solo per distrarre l'attenzione da ciò che si sta davvero facendo: è diventato un luogo comune così sentito e risentito che ormai anche questa accusa suona come un'arma dialettica spuntata.
D'altra parte che cosa si può dire dopo una giornata come quella di ieri? Telegiornali, giornali radio, siti internet si sono tuffati sulla grande chiacchiera del giorno: l'attacco del ministro Brunetta alle dipendenti statali che "vanno a fare shopping durante l'orario di lavoro". Nel frattempo le agenzie di stampa battevano un'altra notizia, passata del tutto inosservata. Cioè questa: alla Camera il governo ha presentato un articolo di legge per bloccare le liquidazioni dei dipendenti pubblici con 40 anni di contributi.

Da una parte le discussioni da bar di un ministro, senza alcuna conseguenza pratica; dall'altra le misure concrete che il governo sta assumendo per tagliare i costi del personale. Quale delle due notizie meritava di più un titolo di giornale? A leggere i quotidiani di oggi non ci sono dubbi, la notizia del giorno è il discorso di Brunetta sulle assenteiste. Permettetemi però di confessare i miei dubbi in proposito. (Per chi poi fosse interessato alla vicenda delle liquidazioni e della legge presentata dal governo, ecco l'articolo che ho scritto per il Messaggero.it)

Va precisato che questa volta il ricorso alle armi di distrazioni di massa non è stato intenzionale, o quanto meno non era stato calibrato in modo così scientifico. A quanto ci risulta, la norma sulle liquidazioni non è opera di Brunetta, è stata scritta da qualche collaboratore di Tremonti al ministero dell'Economia. Forse il ministro della Pubblica amministrazione non ne era neppure a conoscenza. Dunque quando ha parlato di donne che fanno la spesa Brunetta non pensava di coprire la notizia vera con un'altra apparente. Ha semplicemente fatto quello che fa tutti i giorni: ha tirato una mazzata contro i dipendenti pubblici (questa volta è toccato alle donne) per attirare l'attenzione su di sé e guadagnarsi le simpatie di tutti gli altri italiani. E' una scelta di comunicazione che gli ha consentito di diventare, stando ai sondaggi, il ministro più amato dagli italiani. Chiamatelo fesso!

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