venerdì 5 giugno 2009

Brunetta manda la Cisl in quel posto

Continuiamo a occuparci della sofferta storia d'amore fra Brunetta e la Cisl. Ho scritto che, dopo un momento di incomprensione, i due fidanzati hanno fatto pace. In realtà il rapporto continua ad essere tormentato. Non tanto con i rappresentanti di categoria, con i quali tutto sommato regna ancora una discreta armonia; quanto con il segretario generale Raffaele Bonanni, che all'ultimo congresso ha trattato il ministro abbastanza male.

L'ultima scaramuccia si è registrata una settimana fa a Brescia. Il ministro ha partecipato a un'iniziativa pubblica organizzata dall'associazione degli industriali. A margine del convegno, Brunetta è stato avvicinato da Renato Zaltieri, il segretario della Cisl bresciana. Del breve colloquio sono stati testimoni alcuni giornalisti locali, che hanno poi riferito l'accaduto sui loro giornali. Riassumo qui i fatti così come mi sono stati raccontati dallo stesso Zaltieri, e come del resto erano stati descritti dalla stampa bresciana.

Il racconto di Zaltieri.
"Brunetta mi è passato vicino. Gli sono andato incontro e mi sono presentato: buongiorno, sono Zaltieri, segretario della Cisl di Brescia. Lui mi ha apostrofato così: 'Il tuo segretario mi ha offeso, mi ha detto che sono democraticamente maleducato'. Gli ho replicato, dandogli anche io del tu: sì, c'ero anche io al congresso, e ho votato per Bonanni, ma non rispondo personalmente di tutto quello che dice il mio segretario. Lui mi ha fatto presente che, quando ha parlato al congresso del pubblico impiego, ha ricevuto 47 applausi. 'Lo vedi - gli ho fatto notare - questo dimostra che non c'è alcun pregiudizio da parte della Cisl. Basta rapportarsi di più con il sindacato, e magari certe cose si possono evitare'. A questo punto Brunetta ha concluso la conversazione dicendomi: 'Vaffanculo tu e il sindacato'. Erano presenti due giornalisti di Brescia. Io li ho pregati di non scrivere sul giornale quello che avevano sentito, ma loro l'hanno scritto lo stesso. Perciò il giorno dopo ho diffuso una lettera aperta in cui esprimevo la mia opinione sul ministro e i suoi comportamenti".
Questa è la lettera di Renato Zaltieri.

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