lunedì 11 agosto 2008

Dipendenti pubblici e dipendenti delle Poste non sono la stessa cosa

Venerdì scorso è uscita sul Messaggero un'intervista al segretario della Cisl Funzione pubblica Rino Tarelli.
Il tema è il solito: le assenze per malattia.

Secondo Tarelli, in questo momento il sindacato - più ancora che protestare - deve informare: l'opinione pubblica non sa che cosa accade davvero nelle amministrazioni, e forse anche per questo i dipendenti pubblici sono così impopolari. Forse anche per questo (uso qui una frase di Tarelli che non sono riuscito a far entrare nel testo dell'intervista) "oggi in Italia chiunque insulti i dipendenti pubblici raccoglie applausi".

Il sindacalista della Cisl sente il bisogno di una "operazione verità". E fa un esempio di disinformazione molto diffusa: "Oggi la gente telefona alla radio per inveire contro i dipendenti pubblici, poi scopri che sono arrabbiati perché sono stati maltrattati all’ufficio postale. Quanti italiani sanno che le Poste non fanno più parte della pubblica amministrazione?"

In effetti, bastava scorrere un po' i giornali dello stesso venerdì per capire al volo quanto sia diffuso l'equivoco. Da una parte si trovava un servizio sui fannulloni ripresi con una telecamera e messi alla berlina su Youtube, il tutto messo in relazione con il solito "effetto Brunetta". Entrambi i casi raccontati nell'articolo si riferivano in realtà a dipendenti di Poste Italiane: un impiegato dell'ufficio postale filmato mentre dorme sul luogo di lavoro; un portalettere che fa una deviazione dal suo tragitto per portare a casa la spesa (pensa un po' che fannullone!).
In un altro articolo di giornale si celebrava l'effetto Brunetta a Trieste (e soprattutto l'effetto Procura della Repubblica, che in quella città pare abbia aperto diverse inchieste sugli assenteisti). Ovviamente, qual era il caso di assenteismo che aveva destato più clamore nel capoluogo friulano? Quello di una postina che si dava malata e intanto disputava gare di corsa podistica.

Sarebbe molto interessante fare un'indagine sulle assenze per malattia fra i dipendenti di Poste Italiane. Le Poste sono una società per azioni, quindi non sono state investite in alcun modo dalle recenti misure contro l'assenteismo adottate dal governo. Eppure, vuoi vedere che negli ultimi mesi l'effetto Brunetta si è fatto sentire anche là?
(Se così fosse, se ne potrebbe trarre qualche interessante teoria. Potremmo riparlarne nei prossimi giorni).

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