martedì 30 dicembre 2008

Ma che novità: un altro spoils system

Poteva il nuovo governo di centrodestra fare a meno del suo spoils system? Certo che no. In tutte le amministrazioni statali sono in corso le grandi manovre per confermare o sostituire i dirigenti di prima e seconda fascia. Molti riusciranno a conservare il loro posto, qualcuno sarà spostato a un nuovo incarico, qualcun altro sarà gentilmente invitato ad andare in pensione (come consentito da una norma del decreto finanziario di Tremonti).
All'argomento è dedicato un articolo uscito sul Messaggero prima di Natale.

Lo spoils system del 2009 si distinguerà dalle sue edizioni precedenti per un aspetto. Diversamente dal passato, questa volta non dovrebbero esserci grandi proteste né polemiche politiche. I sindacati non faranno rumore, visto che il rimpasto dei dirigenti è l'effetto di una norma contrattuale che essi stessi hanno firmato qualche anno fa, in tempi non sospetti. Quella norma, cioè, che prevede l'azzeramento di tutti gli incarichi dirigenziali ogni volta che si fa una riorganizzazione degli uffici. Quanto ai partiti d'opposizione in Parlamento, sembrano ancora meno intenzionati a sollevare il caso. Anche perché il Pd e Di Pietro hanno a loro volta fatto i loro giri di poltrone durante le precedenti legislature.

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