giovedì 12 febbraio 2009

I risultati del referendum Cgil

Com'è andato il referendum della Cgil? Mai come questa volta è difficile dire chi ha vinto e chi ha perso alle urne. Si può dare solo un'interpretazione del tutto personale dei numeri, basata per altro su dati parziali come sono quelli forniti dagli stessi organizzatori, che ovviamente nella vicenda sono parte in causa.

Dunque, stando a quanto riferisce la Cgil, il 94,6% dei votanti si sarebbero espressi contro l'accordo firmato da Cisl e Uil. Ma questa percenutale ha un valore poco indicativo. La vittoria dei no non è mai stata in discussione. Sebbene il segretario della Cgil-Funzione pubblica Carlo Podda avesse cercato di dare un significato reale al voto dicendo "in caso di vittoria dei sì, noi andremo subito a firmare il contratto", era evidente che a votare sarebbero andati soltanto i dipendenti contrari all'intesa da 70 euro. Gli altri sindacati hanno invitato a disertare il referendum, sommando così il numero dei loro sostenitori a quello degli astenuti.

Il dato realmente importante è quello che misura il numero dei voti contrari in rapporto non ai votanti, bensì al totale dei dipendenti. Ebbene, sempre a prendere per buoni i risultati che ha annunciato la Cgil, i no totali sarebbero 87 mila, pari a circa il 47% degli aventi diritto. Se così stessero davvero le cose, si potrebbe dire che il referendum è stato un discreto successo. I voti contro il contratto sarebbero il 68% in più di quelli che normalmente la Cgil raccoglie alle elezioni delle Rsu, e addirittura il triplo degli iscritti al sindacato di Podda ed Epifani. Inoltre il comunicato ufficiale degli organizzatori fa presente che 87 mila dipendenti contrari sono più di tutti gli iscritti che possono sommare la Cisl, la Uil, la Confsal e le altre sigle sindacali firmatarie dell'accordo.

Naturalmente su tutte queste valutazioni pesa l'incertezza di non potersi affidare alla verifica di un osservatore neutrale. In assenza di rilevazioni alternative, dobbiamo prendere per buone le cifre della Cgil.

Nel frattempo la Cisl sta andando avanti con la sua raccolta di firme. Nei prossimi giorni si avranno notizie e numeri da commentare, ma sin d'ora si può essere certi che gli uomini di Faverin e Bonanni annunceranno un'adesione ancora maggiore di quella comunicata dalla Cgil. Il che vorrebbe dire che qualcuno nelle amministrazioni ha contemporaneamente firmato in favore del contratto e votato contro il contratto. Oppure che i sindacati hanno truccato le loro cifre.

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