Sul Messaggero.it è uscito un articolo sulla battaglia in corso negli uffici pubblici fra i due maggiori sindacati.
A quanto scritto vale forse la pena di aggiungere che, mentre nelle amministrazioni Cisl e Cgil si combattono a colpi di volantini e di videocomunicati, nelle segreterie generali si sta lavorando per tentare di ricomporre la frattura (o almeno per fare finta di). I più impegnati nello sforzo di ricucitura sarebbero, a quanto pare, quelli del Partito democratico, che per evidenti motivi sono stati messi in forte difficoltà dalla spaccatura sindacale. Il neosegretario Dario Franceschini si è mosso in prima persona, incontrando riservatamente Bonanni. Per la Cgil fa da mediatore Paolo Nerozzi, che al tempo di Cofferati era il numero uno del pubblico impiego e adesso è diventato parlamentare del Pd.
martedì 24 febbraio 2009
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1 commento:
Richiamo l'attenzione sul fatto abbastanza interessante che, mentre la situazione a livello nazionale è quella sapidamente descritta nell'ottimo articolo, a livello locale qua e là si verificano strani rovesciamenti delle alleanze. Ad esempio, in Regione Emilia-Romagna, dove l'Amministrazione è per certi versi anche più brunettista di Brunetta - strana cosa, una Regione teoricamente di sinistra più realista del re - la CGIL è ormai il sindacato giallo dell'Amministrazione, difendendone le scelte in blocco e firmando tutto il firmabile, mentre la UIL sta cavalcando, con risultati per la verità non eccelsi, il malcontento che serpeggia tra i dipendenti. (La CISL non pervenuta. Quelli stanno tanto coi padroni, sia quelli di Roma che quelli di Bologna, che non si capisce veramente che ci stiano ancora a fare e come facciano ad avere degli iscritti).
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