domenica 23 novembre 2008

Per la Ragioneria, il taglio agli stipendi resta in vigore

Mercoledì scorso sul Messaggero ho riferito di una circolare diffusa dalla Ragioneria generale dello Stato. La circolare ribadisce le misure di risparmio sulle spese delle amministrazioni, sia le spese di funzionamento sia quelle per il personale.

Il testo non contiene grandi novità, si limita a ribadire quanto già è stato scritto nel decreto finanziario di Tremonti e nella precedente Finanziaria di Padoa-Schioppa. C'è però un capitoletto intitolato "Contrattazione integrativa" che non è passato inosservato. La Ragioneria ha voluto ribadire che, in base alla normativa vigente, i fondi di amministrazione (i famosi FUA) sono decurtati. Nella circolare non si fa alcun accenno all'accordo che il governo ha sottoscritto con Cisl, Uil e Confsal. Cioè quel documento con cui il governo si è impegnato a recuperare i soldi tagliati.

Naturalmente, questo non significa che i soldi non saranno recuperati. L'impegno è stato firmato dal sottosegretario Gianni Letta e da due ministri, si suppone che a Palazzo Chigi ci sia tutta l'intenzione di onorarlo. La circolare però testimonia come al ministero dell'Economia il problema non si consideri affatto risolto. Il ministro Tremonti non ha voluto mettere il suo nome sull'accordo con i sindacati, e per il Tesoro la questione delle risorse è ancora tutta da discutere.

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