domenica 23 novembre 2008

Per Abatecola, il Mef salva troppe poltrone da dirigente

Prendendo spunto dalla circolare della Ragioneria di cui ho parlato nel post precedente, Roberto Abatecola ha inviato a PUBBLICO DOMINIO un intervento sulla riorganizzazione del ministero dell'Economia.
Abatecola può ormai essere considerato un opinionista assiduo di questo blog. Per chi non conoscesse la sua biografia, può essere utile leggere un vecchio post di gennaio (si trova qui).

Ecco dunque la nuova lettera del dottor Abatecola.

Caro Piovani, ho letto il suo interessante articolo sul Messaggero del 19.11 “uffici pubblici, sarà un 2009 di tagli”. In particolare nel capitolo sul Personale, lei fa riferimento alla circolare della ragioneria generale che ricorda gli obblighi previsti dalle legge: riduzione del numero dei dirigenti, spostamento del personale dai compiti logistico strumentali ai compiti più legati alla missione dell’amministrazione ecc.
Peccato che in mattinata avevo letto il D.M. del Ministero dell’economia e delle finanze predisposto in attuazione del DPR 43/2008 concernente la riorganizzazione del Ministero, e sono rimasto colpito dal numero di uffici che sono adibiti alla gestione del personale. Premesso che si tratta della gestione di circa 10000 dipendenti centrali e periferici, vediamo brevemente quanti uffici , ovviamente diretti da personale dirigente di prima e seconda fascia, si dedicano a tale attività:
- Primo dipartimento (direzione generale del tesoro): pag. 3 ufficio di raccordo con il dipartimento dell’amministrazione generale
- Secondo dipartimento (ragioneria generale) Pag. 17 sempre ufficio di raccordo con il dipartimento affari generali.
- Terzo dipartimento (dipartimento politiche fiscali) pag. 54 ha più uffici che si occupano sempre di gestione risorse umane
Veniamo al quarto dipartimento ossia al dipartimento affari generale e del personale diretto da un Capo Dipartimento e da 5 dirigenti generali di prima fascia :
A pagina 69 leggiamo che ci sono 4 uffici alle dirette dipendenze del capo dipartimento, nonchè ben 7 dirigenti con l’incarico di consulenza, studio e ricerca. Inoltre a pagina 75 è descritta l’organizzazione di una direzione centrale per le politiche del personale (diretta da un dirigente generale) con ben 7 uffici diretti da dirigenti di seconda fascia.
Infine a pagina 76 è prevista un’altra direzione generale per i servizi al personale , sempre diretta da un dirigente generale) con altri 11 uffici diretti da dirigenti di seconda fascia
Tralasciando che in ogni dipartimento è previsto un ufficio per il controllo di gestione dipartimentale, sintetizzando possiamo dire che per la gestione delle risorse umane del MEF, circa 10.000 dipendenti) sono previsti:
1 capo dipartimento
5 dirigenti generali di prima fascia
34 dirigenti di seconda fascia

Facendo il confronto con l’Inpdap che gestisce circa 6500 dipendenti con un dirigente generale e 3 dirigenti di seconda fascia, non mi sembra che il MEF sia il miglio esempio di riorganizzazione ai fini dello snellimento degli organici.
Ovviamente sarebbe ancora più interessante leggere la delicatissime e numerosissime competenze degli altri uffici ma questo richiederebbe una competenza specifica sugli argomenti che solo gli addetti ai lavori possono comprendere. Io qualche risata l’ho fatta. Per chiudere penso che questo era il momento giusto per procedere ad un vero snellimento dell’organizzazione riducendo il numero di uffici e quindi di dirigenti, considerata la possibilità di usufruire delle agevolazioni previste dalla legge 133( legge Brunetta) per favorire i pensionamenti anticipati dei dirigenti con 40 anni di servizio e per coloro per i quali mancano 5 anni per il diritto alla pensione. Cordiali saluti.

Roberto Abatecola

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