mercoledì 2 luglio 2008

Per Roberto Abatecola lo scandalo sono i compensi della Ragioneria

A gennaio avevamo già pubblicato una lettera di Roberto Abatecola, storico capo del Service Personale Tesoro, oggi in pensione. Adesso Abatecola ha inviato un suo nuovo intervento a PUBBLICO DOMINIO. Lo pubblichiamo con grande piacere:

L'ultima mia lettera conteneva un mio grido di allarme per ritornare alla meritocrazia e alle sanzioni per i fannulloni e per gli assenteisti; con grande piacere leggo che il Ministro Brunetta vuole seguire questa strada. Colgo l'occasione per fornire un suggerimento che ho tentato invano di proporre negli ultimi anni come emendamento alla legge finanziaria.
Parliamo di risparmi nella pubblica amministrazione: perché non cominciamo dallo scandalo dei compensi che vengono liquidati ai dirigenti e funzionari della P.a. e soprattutto della ragioneria generale dello Stato per lo svolgimento di lavori che rientrano tra i loro compiti istituzionali? Che senso ha liquidare un compenso a coloro che svolgono il compito di revisori dei conti durante l'ordinario orario di lavoro? Pensi ai 10.000 istituti scolastici presenti sul territorio nazionale. Per ogni istituto scolastico, è previsto un collegio di tre revisori dei conti che almeno due volte l'anno si recano per svolgere banali attività. Le scuole liquidano un compenso a ciascun componente e liquidano le spese di missione (albergo di prima categoria, spese del viaggio - aereo o treno in prima classe, più ovviamente i pasti). E' facile fare qualche conto. Non sarebbe sufficiente organizzare dei controlli a campione? Non sarebbe preferibile che i componenti del collegio siano nella stessa provincia per eliminare le spese di missione? E' normale che da Roma siano incaricati a Bressanone o a Villasimius o in altre località di villeggiatura?
Vogliamo anche parlare dei gettoni di presenza che vengono liquidati sempre ai rappresentanti della P.A (quasi sempre della Ragioneria) per arricchire buste paga già abbastanza consistenti? Vogliamo parlare del malcostume di alcune amministrazioni che promuovono alla dirigenza di prima fascia due anni prima del collocamento a riposo in modo tale che vengano raddoppiate le loro pensioni e le loro liquidazioni? Per queste persone vige ancora il sistema retributivo e, quindi, la loro pensione (buona parte) e la loro liquidazione (tutta) vengono calcolate sull'ultima retribuzione.
Non parliamo dei benefici che vengono concessi ai dirigenti meno quotati per invogliarli a pensionamenti anticipati. Nessuno si preoccupa di operai o piccoli impiegati che a 50 anni restano senza lavoro, ma ci preoccupiamo del mancato rinnovo del contratto di Capi dipartimento a seguito dello spoil system.
Proviamo a cambiare questo Paese e ricordiamoci che la "casta" non è solo politica o sindacale, ma oggi forse è fortissima nella P.A.
Cordiali saluti. Roberto Abatecola

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Piovani,
la commento sul messaggero e la ritrovo su BlogSpot e, incredibile visu, mi scrive qui cose condivisibili e lì meno.
Come mai questa sindrome da Dr.Jekyll e Mr.Hyde.
Scherzosamente, ma con stima, questa si seria,
Cosimo Benini