domenica 27 gennaio 2008

Le nostre cifre sull'assenteismo

I post di PUBBLICO DOMINIO (e l'articolo sul Messaggero) dedicati all'assenteismo sono stati notati. Qualche giorno fa la Cisl-Fp ha utilizzato le nostre cifre in un documento del segretario Rino Tarelli. Sabato scorso invece abbiamo avuto l'onore di essere ripresi nientemeno che dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre, agile ed efficiente struttura degli artigiani veneti che da anni elabora interessanti dati economici e gode di una certa popolarità sui media.
Chiunque consulti questo sito per attingerne informazioni e numeri è il benvenuto. Per il futuro, PUBBLICO DOMINIO si permette solo di chiedere una menzione della fonte. Niente di obbligatorio, per carità, ci rimettiamo al buon cuore di chi già ci ha fatto la gentilezza di leggerci.

Nel caso della Cgia di Mestre, ci sarebbe anche da notare un fatto curioso. Nel loro studio hanno preso il dato medio che avevo indicato nel primo post, ovvero 11,54 giorni di assenza per dipendente. Il dato però aveva un senso soltanto all'interno della tabella da cui è stato estratto: quella era la media dei nove comparti scelti (sanità, enti pubblici, ricerca, eccetera), ma non era la media di tutto il pubblico impiego. Se si vogliono indicare le assenze medie per malattia di tutti i dipendenti pubblici italiani, è molto più corretto scegliere l'altro dato, quello della tabella che ho pubblicato sul Messaggero: 10,51 giorni a testa.

Comunque complimenti agli artigiani di Mestre per avere avuto il coraggio di dire che in fondo questi dipendenti pubblici non stanno sempre a casa in malattia. Come al solito, le posizioni controcorrente non pagano: il comunicato della Cgia è stato praticamente ignorato. L'ha ripreso il Gazzettino di Venezia, con un titolo che rovescia la notizia: "A casa per malattia, i ministeriali battono tutti". E il Giornale, con la stessa tecnica: "Lavoratori ministeriali più cagionevoli delle tute blu".

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