mercoledì 7 maggio 2008

Sorpresa: l'Italia ha meno impiegati pubblici dell'Inghilterra

I numeri sono sfacciati: dicono quelle verità che nessuno vuole ascoltare.

Consiglio a tutti la lettura di una nuova pubblicazione dell'Istat intitolata "100 statistiche per il Paese". Nel volume si trovano cifre e confronti internazionali che mostrano una fotografia dell'Italia decisamente fuori dai luoghi comuni.
Sono tante le sorprese nei campi che non riguardano l'argomento del nostro blog, come la criminalità (siamo uno dei Paesi più sicuri d'Europa) o le infrastrutture (abbiamo più autostrade degli altri, e anche la rete ferroviaria non è messa poi malissimo). Ma quella che qui ci interessa è la pagina dedicata al pubblico impiego.

Il titolo del capitolo dice già molto: "In calo il peso occupazionale del settore pubblico". La statistica è stata realizzata seguendo criteri omogenei per tutti i paesi europei. Per esempio, non si è calcolato semplicemente il numero degli occupati, bensì le "unità di lavoro", una misura che consente di tenere conto anche del lavoro svolto da part time, contratti a termine, eccetera. Le tabelle dimostrano che da venti anni in Italia il lavoro pubblico è in costante regresso rispetto a quello privato.
Fra il 2000 e il 2007 la riduzione è stata dello 0,3%, mentre nel decennio fra il 1990 e il 2000 è stata addirittura del 4,3% (ma su questa cifra forse incide molto la privatizzazione delle Poste).

C'è però un altro dato ancora più sorprendente, o che perlomeno sorprenderà quelli che parlano di pubblico impiego senza sapere ciò che dicono. L'Italia risulta essere uno dei paesi europei con meno lavoro pubblico e più lavoro privato. Il peso occupazionale dello Stato da noi è più basso che in Irlanda, nel Regno Unito, in Belgio, Grecia, Finlandia, Paesi Bassi, per non parlare di Francia e Danimarca. Su 27 paesi, ben 21 stanno peggio di noi. In Europa la forza lavoro pubblica rappresenta il 20,6% del totale, in Italia il 14,5%.

I numeri sono sfacciati. Forse è per questo che agli italiani piace poco la matematica.

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